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Campane e campanili di Firenze
Firenze è ricca di campane, campanili e torri che dominano la scena urbana e da dove si diffondono i ritmici bronzei rintocchi, ora lieti e gioiosi, ora squillanti e potenti, ora sommessi, ora cupi, tristi e funerei, che da secoli accompagnano la vita religiosa e civile della città. I colpi dei battagli sulle bocche delle campane, scandiscono ancora il ritmo della giornata fiorentina dall’alba al tramonto; sono segnali quotidiani ormai familiari, legati alla cadenza dell’attività produttiva e della pratica religiosa. In passato il suono della campana iniziava col battere la “prima ora” quando spuntava l’alba (naturalmente mutava con l’alternarsi delle stagioni), e la non breve giornata lavorativa detta “tempo del mercante” (assai più lunga di quella dei nostri tempi), aveva termine al tramonto. Ma per le donne la faticosa giornata era ancora più lunga: infatti, ultimate le faccende domestiche, attente al bambino in culla, lavoravano alle fioche luci delle candele e dei lumi a olio per l’industria tessile della lana, della seta e del lino, chine sui telai o intente a filare con una castagna secca in bocca per avere più saliva.
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