746. ROSOLIO DI PORTOGALLO
Zucchero bianco finissimo, grammi 650.
Acqua, grammi 360.
Spirito di vino a gradi 36, grammi 250.
Zafferano, una presa.
Aranci, n. l.
Levate col temperino la buccia
superficiale all'arancio e ponetela nello spirito collo zafferano, entro a un vaso coperto
di carta perforata, lasciandovela per tre giorni. Versate in un altro vaso lo zucchero
nell'acqua, agitandolo di quando in quando onde si sciolga bene e nel quarto giorno
mescolate i due liquidi insieme e lasciateli in riposo per altri otto giorni; al termine
di questi passate il rosolio per pannolino, filtratelo per carta o per cotone e
imbottigliatelo.
747.
ROSOLIO DI CEDRO
Zucchero bianco fine in polvere, grammi
800.
Acqua piovana oppure di fonte, litri l.
Spirito forte, decilitri 8.
Limoni di giardino alquanto verdognoli, n. 3.
Versate lo zucchero nell'acqua e
agitatelo ogni giorno finché sia sciolto. Grattate in pari tempo la scorza dei limoni e
tenetela infusa in due decilitri del detto spirito per otto giorni; per tre o quattro
giorni rimescolatela spesso, e d'inverno serbatela in luogo riparato dal freddo. Dopo otto
giorni passate l'infuso dei limoni da un pannolino bagnato, strizzatelo bene e l'estratto
mescolatelo coi restanti sei decilitri di spirito e lasciatelo riposare per
ventiquattr'ore. Il giorno appresso mescolate ogni cosa insieme, versate il liquido in un
fiasco, che a quando a quando andrete scuotendo, e dopo quindici giorni passatelo per
carta oppure più volte per cotone. Questo va messo in fondo all'imbuto e in mezzo ad esso
fateci passare uno stecco di scopa a più rami nella parte superiore onde dia adito al
liquido di passare.
748.
ROSOLIO D'ANACI
Si fa nella stessa guisa del precedente.
L'infuso invece di scorza di limone fatelo con grammi 50 d'anaci di Romagna, e dico di
Romagna perché questi, per grato sapore e forte fragranza sono, senza esagerazione, i
migliori del mondo; ma prima di servirvene gettateli nell'acqua per nettarli dalla terra
che probabilmente contengono, essendovi a bella posta frammista per adulterar quella
merce. Fu uno scellerato che io ho conosciuto, perché era dagli onesti segnato a dito,
colui il quale trovò pel primo quella infame industria, saranno ormai sessant'anni.
Coloro che seguono le sue traccie, e sono molti, si servono di una terra cretacea del
colore stesso degli anaci, la mettono in forno a seccare, poi la vagliano per ridurla in
granelli della grossezza medesima e la mescolano a quella merce nella proporzione del 10 e
fino del 20 per cento.
Qui verrebbe opportuna una tiratina di
orecchi a coloro che adulterano per un vile e malinteso guadagno, i prodotti del proprio
paese, senza riflettere al male che fanno, il quale ridonda il più delle volte a danno di
loro stessi. Non pensano allo scredito che recano alla merce, alla diffidenza che nasce e
al pericolo di alienarsi i committenti. Ho sempre inteso dire che l'onestà è l'anima del
commercio, e Beniamino Franklin diceva che se i bricconi conoscessero tutti i vantaggi
derivanti dall'esser onesti sarebbero galantuomini per speculazione.
La mia lunga esperienza della vita mi ha
dimostrato che l'onestà, nel commercio e nelle industrie, è la più gran virtù per far
fortuna nel mondo.
Un soldato del primo impero mi diceva di
aver letto sul barattolo di uno speziale a Mosca: Anaci di Forlì. Non so se fuori
d'Italia sieno conosciuti con questo nome; ma i territori ove si coltiva questa pianta
della famiglia delle ombrellifere, sono esclusivamente quelli di Meldola, di Bertinoro e
di Faenza, verso Brisighella.
749.
ROSOLIO TEDESCO
Non vi sgomenti la composizione strana di
questo rosolio, che vi riuscirà facile alla prova, chiaro come l'acqua e di gusto
gradevole.
Spirito di vino del migliore, grammi 500.
Zucchero bianco a velo, grammi 500.
Latte, mezzo litro.
Un limone di giardino.
§Mezzo baccello di vainiglia.
Sminuzzate tutto intero il limone
togliendone i semi e unendovi la buccia che avrete grattata in precedenza, dividete in
piccoli pezzetti la vainiglia, mescolate poi tutto il resto insieme entro a un vaso di
vetro e vedrete che subito il latte impazzisce. Agitate il vaso una volta al giorno e dopo
otto giorni passatelo per pannolino e filtratelo per carta.
750. NOCINO
Il nocino è un liquore da farsi verso la
metà di giugno, quando le noci non sono ancora giunte a maturazione. È grato di sapore
ed esercita un'azione stomatica e tonica.
Noci (col mallo), n. 30.
Spirito, litri uno e mezzo.
Zucchero in polvere, grammi 750.
Cannella regina tritata, grammi 2.
Chiodi di garofano interi, 10 di numero.
Acqua, decilitri 4.
La corteccia di un limone di giardino a pezzetti.
Tagliate le noci in quattro spicchi e
mettetele in infusione con tutti i suddetti ingredienti in una damigiana od un fiasco
della capacità di quattro o cinque litri. Chiudetelo bene e tenetelo per quaranta giorni
in luogo caldo scuotendo a quando a quando il vaso.
Colatelo da un pannolino e poi, per
averlo ben chiaro, passatelo per cotone o per carta, ma qualche giorno prima assaggiatelo,
perché se vi paresse troppo spiritoso potete aggiungervi un bicchier d'acqua.
751.
ELISIR DI CHINA
Non tutte le ricette che io provo le
espongo al pubblico: molte ne scarto perocché non mi sembrano meritevoli; ma questo
elisir che mi ha soddisfatto molto, ve lo descrivo.
China peruviana contusa, grammi 50.
Corteccia secca di arancio amaro contusa, grammi 5.
Spirito di vino, grammi 700.
Acqua, grammi 700.
Zucchero bianco, grammi 700.
Mescolate dapprima grammi 250 del detto
spirito con grammi 150 della detta acqua, e in questa miscela mettete in infusione la
china e la corteccia d'arancio, tenendola in luogo tiepido una diecina di giorni, agitando
il vaso almeno una volta al giorno. Poi passatela da un pannolino strizzando forte onde
n'esca tutta la sostanza, e filtratela per carta. Fatto ciò sciogliete lo zucchero al
fuoco nei rimanenti grammi 550 di acqua senza farlo bollire e passatelo dal setaccio, o
meglio da un pannolino, per nettarlo da qualche impurità se vi fosse. Aggiungete i
rimanenti grammi 450 di spirito, mescolate ogni cosa insieme e l'elisir sarà fatto. Prima
di filtrarlo assaggiatelo e se vi paresse troppo forte aggiungete acqua.
752.
PONCE DI ARANCIO
Rhum, litri 1 1/2.
Spirito, litri 1.
Acqua, litri 1.
Zucchero bianco fine, chilogrammi l.
Sugo di tre aranci.
La buccia grattata di un limone di
giardino tenuta in infusione per tre giorni in un decilitro del detto spirito. Mettete al
fuoco l'acqua con lo zucchero e fatelo bollire per cinque o sei minuti. Quando sarà
diaccio uniteci il rhum, il sugo degli aranci e lo spirito, compreso quello dell'infusione
passato per pannolino.
Filtratelo come gli altri liquori e
imbottigliatelo. Si usa servirlo acceso in bicchierini.