La migliore salsa che possiate offrire ai
vostri invitati è un buon viso e una schietta cordialità. Brillat Savarin diceva:
"Invitare qualcuno è lo stesso che incaricarsi della sua felicità per tutto il
tempo che dimora sotto il vostro tetto".
Le poche ore che vorreste rendere
piacevoli all'amico ospitato, vengono oggigiorno preventivamente turbate da certe cattive
usanze che cominciano ad introdursi e minacciano di generalizzarsi; intendo della così
detta visita di digestione entro gli otto giorni e della mancia ai servitori della casa
per un pranzo ricevuto. Quando si abbia a spendere per un pranzo, meglio è di pagarlo al
trattore, che così non si contraggono obblighi con nessuno; di più, quella seccatura di
una visita a termine fisso e a rima obbligata, che non parte spontanea dal cuore, è una
vera balordaggine.
119.
SALSA VERDE
Per fare la salsa verde, tritate tutto
insieme colla lunetta, capperi spremuti dall'aceto, un'acciuga, poca cipolla e pochissimo
aglio. Stiacciate il composto colla lama di un coltello per renderlo fine e ponetelo in
una salsiera. Aggiungete una buona dose di prezzemolo, tritato con qualche foglia di
basilico, e sciogliete il tutto, con olio fine e agro di limone. Questa salsa si presta
bene coi lessi di pollo o di pesce freddi, e colle uova sode o affogate.
Mancando i capperi, possono servire i
peperoni.
120. SALSA VERDE, CHE I FRANCESI CHIAMANO "SAUCE
RAVIGOTE"
Questa salsa merita di far parte della
cucina italiana perché si presta bene a condire il pesce lesso, le uova affogate ed altre
simili cose.
Si compone di prezzemolo, basilico,
cerfoglio, pimpinella, detta anche salvestrella, di qualche foglia di sedano, di due o tre
scalogni e, in mancanza di questi, una cipollina. Poi un'acciuga o due se sono piccole, e
capperi indolciti. Tritate ogni cosa ben fine, oppure pestatela e passatela dallo staccio,
indi mettetela in una salsiera con un rosso d'uovo crudo, conditela con olio, aceto, sale
e pepe; mescolatela bene e servitela. Io la compongo con grammi 20 di capperi, il rosso
dell'uovo e tutto il resto a discrezione.
121. SALSA DI CAPPERI E ACCIUGHE
Questa salsa, alquanto ribelle agli
stomachi deboli, si usa ordinariamente colla bistecca. Prendete un pizzico di capperi
indolciti, spremeteli dall'aceto e tritateli colla lunetta insieme con un'acciuga che
avrete prima nettata dalle scaglie e dalla spina. Mettete questo battuto a scaldare al
fuoco con dell'olio, e versatelo sulla bistecca che appena levata dalla gratella, avrete
condita con sale e pepe ed unta col burro; in questo caso, però, ungetela poco, perché
altrimenti il burro farebbe, nello stomaco, a' pugni coll'aceto dei capperi.
122. SALSA DI MAGRO PER PASTE ASCIUTTE
Questa salsa, se mi fosse lecito fare un
paragone tra i due sensi della vista e del palato, la rassomiglierei ad una di quelle
giovani donne la cui fisionomia non avventa, né vi colpisce; ma che, osservata bene, può
entrarvi in grazia pe' suoi lineamenti delicati e modesti.
Spaghetti, grammi 500.
Funghi freschi, grammi 100.
Burro, grammi 70.
Pinoli, grammi 60.
Acciughe salate, n. 6.
Pomodori, n. 7 o 8
Un quarto di una grossa cipolla.
Farina, un cucchiaino.
Ponete in una cazzaruola la metà del
burro e con esso rosolate i pinoli: levateli asciutti e pestateli in un mortaio
coll'indicata farina. Trinciate la cipolla ben fine, mettetela nell'intinto rimasto e
quando avrà preso molto colore buttateci i pomodori a pezzi, conditeli con pepe e poco
sale, e quando saranno cotti passateli. Rimettete il sugo al fuoco coi funghi tagliati a
fettine, sottili non più grandi di un seme di zucca, la pasta dei pinoli che prima potete
sciogliere con un po' d'acqua, e il resto del burro. Fate bollire per mezz'ora aggiungendo
acqua per render la salsa più liquida, e per ultimo sciogliete le acciughe al fuoco con
un poco di questa salsa, senza farle bollire, ed unitele alla medesima.
Levate gli spaghetti asciutti, conditeli
con questa salsa e se li volete migliori aggiungete del parmigiano.
Bastano per cinque persone.
123. SALSA ALLA MAÎTRE D'HÔTEL
Sentite che nome ampolloso per una
briccica da nulla!
Ma pure i Francesi si sono arrogati il
diritto in questo e in altre cose di dettar legge; l'uso ha prevalso, ed è giocoforza
subirlo. Anche questa è una salsa che serve per la bistecca. Tritate un pizzico di
prezzemolo e per levargli l'acredine (come suggerisce qualcuno) mettetelo entro la punta
di un tovagliuolo e spremetelo leggermente nell'acqua fresca. Poi formatene un impasto con
burro, sale, pepe e agro di limone; mettetelo sopra al fuoco in una teglia o in un piatto
e, senza farlo bollire, intingetevi la bistecca quando la levate dalla gratella, oppure
delle cotolette fritte.
124.
SALSA BIANCA
È una salsa da servire cogli sparagi
lessati, o col cavolfiore.
Burro, grammi 100.
Farina, una cucchiaiata.
Aceto, una cucchiaiata.
Un rosso d'uovo.
Sale e pepe.
Brodo o acqua, quanto basta
Mettete prima al fuoco la farina colla
metà del burro e quando avrà preso il color nocciuola versate il brodo o l'acqua a poco
per volta girando il mestolo e, senza farla troppo bollire, aggiungete il resto del burro
e l'aceto. Tolta dal fuoco, scioglieteci il rosso d'uovo e servitela. La sua consistenza
dev'essere eguale a quella della crema fatta senza farina. Per un mazzo comune di sparagi
possono bastare grammi 70 di burro colla farina e l'aceto in proporzione.
125.
SALSA DI POMODORO
C'era un prete in una città di Romagna
che cacciava il naso per tutto e, introducendosi nelle famiglie, in ogni affare domestico
voleva metter lo zampino. Era, d'altra parte, un onest'uomo e poiché dal suo zelo
scaturiva del bene più che del male, lo lasciavano fare; ma il popolo arguto lo aveva
battezzato Don Pomodoro, per indicare che i pomodori entrano per tutto; quindi una buona
salsa di questo frutto sarà nella cucina un aiuto pregevole.
Fate un battuto con un quarto di cipolla,
uno spicchio d'aglio, un pezzo di sedano lungo un dito, alcune foglie di basilico e
prezzemolo a sufficienza. Conditelo con un poco d'olio, sale e pepe, spezzate sette o otto
pomodori, e mettete al fuoco ogni cosa insieme. Mescolate di quando in quando e allorché
vedrete il sugo condensato come una crema liquida, passatelo dallo staccio e servitevene.
Questa salsa si presta a moltissimi usi,
come v'indicherò a suo luogo; è buona col lesso, è ottima per aggraziare le paste
asciutte condite a cacio e burro, come anche per fare il risotto n. 77.
126.
SALSA MAIONESE
Questa è una delle migliori salse,
specialmente per condire il pesce lesso. Ponete in una ciotola due torli d'uovo crudi e
freschi e, dopo averli frullati alquanto, lasciate cadere sui medesimi a poco per volta e
quasi a goccia a goccia, specialmente da principio, sei o sette cucchiaiate od anche più,
se lo assorbono, d'olio d'oliva; quindi fate loro assorbire il sugo di un limone. Se la
salsa riesce bene deve avere l'apparenza di una densa crema; ma occorre lavorarla per più
di 20 minuti.
Per ultimo conditela con sale e pepe
bianco a buona misura.
Per essere più sicuri dell'esito, ai due
rossi d'uovo crudi si usa aggiungerne un altro assodato.
127.
SALSA PICCANTE I
Prendete due cucchiaiate di capperi sotto
aceto, due acciughe e un pizzico di prezzemolo. Tritate finissimo ogni cosa insieme e
ponete questo battuto in una salsiera con un'abbondante presa di pepe e molto olio. Se non
riuscisse acida abbastanza, aggiungete aceto o agro di limone, e servitela col pesce
lesso.
128.
SALSA PICCANTE II
Fate un battutino trinciato ben fine con
poca cipolla, prezzemolo, qualche foglia di basilico, prosciutto tutto magro e capperi
spremuti dall'aceto. Mettetelo al fuoco con olio buono, fatelo bollire adagio e quando la
cipolla sarà rosolata fermatelo con un poco di brodo. Lasciatelo dare ancora qualche
bollore, poi levatelo aggiungendovi una o due acciughe tritate e agro di limone.
Questa salsa può servire per le uova
affogate, per le bistecche, le quali in questo caso non occorre salare, ed anche per le
cotolette.
129. SALSA GIALLA PER PESCE LESSO
La seguente dose potrà bastare per un
pezzo di pesce a taglio o per un pesce intero del peso di grammi 300 a 400.
Mettete al fuoco in una piccola
cazzaruola grammi 20 di burro con un cucchiaino colmo di farina e dopo che questa avrà
preso il color nocciuola, versatele sopra a poco per volta due ramaiuoli di brodo del
pesce medesimo. Quando vedrete che la farina, nel bollire, non ricresce più, ritirate la
salsa dal fuoco e versateci due cucchiaiate d'olio e un rosso d'uovo, mescolando bene. Per
ultimo aggiungete l'agro di mezzo limone, sale e pepe a buona misura. Lasciatela diacciare
e poi versatela sopra il pesce che manderete in tavola contornato di prezzemolo naturale.
Questa salsa deve avere l'apparenza di
una crema non tanto liquida per restare attaccata al pesce. Sentirete che è buona e
delicata. Per chi non ama il pesce diaccio servitela calda.
130.
SALSA OLANDESE
Burro, grammi 70.
Rossi d'uovo, n. 2.
Agro di limone, una cucchiaiata.
Acqua, un mezzo guscio d'uovo.
Sale e pepe.
Sciogliete il burro a parte senza
scaldarlo troppo.
Mettete i rossi coll'acqua in una
bacinella, e sopra a un fuoco leggiero o sull'orlo del fornello cominciate a batterli con
la frusta e a un po' per volta versate il burro; quando il composto si sarà condensato
aggiungete il limone e per ultimo il sale e il pepe.
Va preparata al momento di servirla; è
una salsa delicata per pesce lesso o per altra cosa consimile, e sarà sufficiente per un
quantitativo di grammi 500 circa.
131. SALSA PER PESCE IN GRATELLA
Questa salsa, semplice, ma buona e sana,
si compone di rossi d'uovo, acciughe salate, olio fine e agro di limone. Fate bollire le
uova col guscio per 10 minuti e per ogni rosso d'uovo così assodato prendete un'acciuga
grossa o due piccole. Levate loro la spina e passatele dallo staccio insieme coi rossi,
poi diluite il composto coll'olio e il limone per ridurlo come una crema. Coprite con
questa salsa il pesce già cotto in gratella, prima di mandarlo in tavola, oppure
servitela a parte in una salsiera.
132. SALSA CON CAPPERI PER PESCE LESSO
Burro, grammi 50.
Capperi spremuti dall'aceto, grammi 50.
Farina, un cucchiaino colmo.
Sale, pepe e aceto.
Questa dose basta per un pesce di circa
grammi 500. Il burro come sostanza grassa, è già per sé stesso un condimento non
confacente a tutti gli stomachi, specialmente quando è soffritto; quando poi si unisce
agli acidi, come in questo e in altri casi consimili, si rende spesso ribelle agli
stomachi che non sieno a tutta prova.
Cuocete il pesce e, mentre lo lasciate in
caldo nel suo brodo, preparate la salsa. Ponete al fuoco la farina colla metà del burro,
mescolate, e quando comincia a prender colore aggiungete il burro rimasto.
Lasciate bollire un poco e poi versate un
ramaiuolo di brodo del pesce; condite abbondantemente con sale e pepe e ritirate la
cazzaruola dal fuoco. Gettateci allora i capperi metà interi e metà tritati, più un
gocciolo d'aceto; ma assaggiate per dosare la salsa in modo che riesca di buon gusto e
della densità di una crema liquida.
Collocate il pesce asciutto e caldo entro
a un vassoio, versategli sopra la salsa, calda anch'essa, contornatelo di prezzemolo
intero e servitelo.
133.
SALSA TONNATA
È una salsa da potersi servire coi lessi
tanto di carne che di pesce.
Tonno sott'olio, grammi 50.
Capperi spremuti dall'aceto, grammi 50.
Acciughe, n. 2.
Rossi d'uova sode, n. 2.
Un buon pizzico di prezzemolo.
L'agro di mezzo limone.
Una presa di pepe. olio, quanto basta.
Nettate le acciughe e poi tritatele con
la lunetta insieme col tonno, i capperi e il prezzemolo; pestateli dopo nel mortaio coi
rossi d'uovo e qualche poco d'olio per rammorbidire il composto e poterlo passar meglio
dallo staccio. Indi diluitelo con molt'olio e il sugo di limone, per ridurlo come una
crema liquida.
134. SALSA GENOVESE PER PESCE LESSO
Pinoli, grammi 40.
Capperi spremuti dall'aceto, grammi 15.
Un'acciuga salata.
Un rosso d'uovo sodo.
La polpa di tre olive in salamoia.
Mezzo spicchio d'aglio.
Un buon pizzico di prezzemolo, non esclusi i gambi.
Una midolla di pane grossa quanto un uovo, inzuppata nell'aceto.
Una presa di sale ed una di pepe.
Tritate finissimo con la lunetta il
prezzemolo e l'aglio e poi mettete questi e tutto il resto in un mortaio e dopo aver
ridotto il composto finissimo passatelo dallo staccio e diluitelo con grammi 60 d'olio e
un gocciolo d'aceto; ma assaggiatelo prima per dosarlo giusto. È una salsa eccellente e
bastante a grammi 600 di pesce.
135.
SALSA DEL PAPA
Non crediate che questa salsa prenda il
nome dal Papa del Vaticano, ritenendola perciò una delizia in ghiottoneria; nonostante è
discretamente buona per condire le cotolette fritte.
Prendete un pugnello di capperi e
spremeteli dall'aceto; prendete tante olive indolcite che levando loro il nocciolo
riescano in quantità eguale ai capperi e tritate gli uni e le altre minutamente colla
lunetta. Mettete al fuoco un battutino di cipolla tritata fine con un pezzetto di burro e
quando avrà preso colore, bagnatelo a poco per volta con acqua perché si disfaccia.
Versateci dentro il miscuglio di capperi e olive e fate bollire alquanto; unite infine un
gocciolo d'aceto, una presa di farina e un altro pezzetto di burro. Per ultimo aggiungete
un'acciuga tritata, e senza più far bollire la salsa, servitela.
136.
SALSA TARTUFATA
Fate un battutino ben trito con un
pezzetto di cipolla grosso quanto una noce, mezzo spicchio d'aglio e un poco di
prezzemolo. Mettetelo al fuoco con grammi 20 di burro e quando avrà preso colore
versateci due dita di marsala o di vino bianco nel quale avrete prima stemperato un
cucchiaino colmo di farina. Condite la salsa con una presa di sale, una di pepe e una di
spezie e rimuovetela sempre col mestolo.
Quando la farina avrà legato, aggiungete
un poco di brodo e poi gettate in questa salsa fettine sottilissime di tartufi. Lasciatela
ancora un momento sul fuoco e servitevene per guarnire cotolette di vitella di latte
fritte, bistecche o altra carne arrostita.
Vi avverto, che il vino, come condimento,
non si confà a tutti gli stomachi.
137.
BALSAMELLA
Questa salsa equivale alla béchamel dei
Francesi, se non che quella è più complicata.
Ponete al fuoco in una cazzaruola una
cucchiaiata di farina e un pezzo di burro del volume di un uovo. Servitevi di un mestolo
per isciogliere il burro e la farina insieme e quando questa comincia a prendere il colore
nocciuola, versateci a poco per volta mezzo litro di latte del migliore, girando
continuamente il mestolo finché non vedrete il liquido condensato come una crema di color
latteo. Questa è la balsamella. Se verrà troppo soda aggiungete del latte, se troppo
liquida rimettetela al fuoco con un altro pezzetto di burro intriso di farina. La dose è
abbondante, ma potete proporzionarla secondo i casi.
Una buona balsamella e un sugo di carne
tirato a dovere, sono la base, il segreto principale della cucina fine.
138.
SALSA DI PEPERONI
Prendete peperoni grossi e verdi,
apriteli, nettateli dai semi e tagliateli per il lungo in quattro o cinque strisce. Date
loro una piccola scottatura in padella con poco olio per poterli sbucciare. Dopo
sbucciati, mettete al fuoco uno spicchio d'aglio tritato fine con olio e burro e quando
sarà rosolato gettatevi i peperoni, salateli, lasciateli tirare un poco il sapore ed
aggiungete sugo di pomodoro.
Non cuoceteli troppo perché perderebbero
il loro piccante, che è quello che dà grazia, e serviteli col lesso.